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La luce del mattino e grida di operai,
sul dito un maggiolino, è primavera ormai. E apro le finestre, il glicine è già qui, il mondo si riveste come ogni lunedì e l'orizzonte è libero come un amante che fa il grande senza accorgersi che prigioniero è. Dimentica, dimentica che il dispiacere scivola, la mia paura è vivere, uscire, amare e ridere e non volare adesso giù perché accanto a me non ci sei più. ..................................................................... E penso un po' a mia madre, a quella sua mania, diceva: "Più lavoro, più i soldi vanno via." E vanno le stagioni come motociclette di giovani spacconi, finchè la vita smette. Dimentica, dimentica, t'accorgi un giorno che quelli che ti capiscono sono tutti dietro a te. Dimentica, dimentica che il dispiacere scivola, la mia paura è vivere, uscire, amare e ridere e non volare adesso giù perché accanto a me non ci sei più.... |
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